La Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili(53), costituita nel gennaio
1997, comprende l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, l’Ente Nazionale Sordomuti, l’Unione Italiana dei ciechi e l’Unione Nazionale Mutilati per Servizio. Si tratta di enti morali di diritto privato, a cui ? stata attribuita da apposite leggi la tutela e la rappresentanza delle rispettive categorie. Il numero degli iscritti ammonta complessivamente a circa cinque milioni.
Tra i principali obiettivi della FAND figurano la promozione dell’integrazione sociale dei disabili, mediante l’educazione, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo, nonch? l’assistenza agli anziani.
Lo sviluppo tecnologico, che nel corso degli ultimi anni ha profondamente modificato la quotidianit? di tutti, ha di conseguenza provocato miglioramenti inaspettati. Molte tecnologie, che fino a poco tempo fa potevano apparire avveniristiche, sono ormai familiari e facilmente accessibili. Non per tutti per?. L’accessibilit? alle nuove tecnologie ? preclusa a chi, invece, dovrebbe esserne pi? assiduo fruitore proprio perch? soggetto in difficolt?. Basta pensare alle infinite possibilit? offerte da Internet, o ancora pi? banalmente a un telefono cellulare che ? inservibile per chi non ha l’uso degli arti superiori. Gli esempi di questo tipo sono infiniti.
Da questa presa di coscienza nasce un progetto che si articola su due strade:
un aspetto normativo che imponga, attraverso l’applicazione di leggi mirate, l’abbattimento delle barriere, non solo architettoniche, ma anche e soprattutto culturali e psicologiche che i disabili si trovano continuamente a fronteggiare;
un aspetto culturale, che consiste nello sviluppo di una mentalit? innovativa, particolarmente rivolta all’educazione delle nuove generazioni affinch? l’integrazione e l’interrelazione tra le persone non rimangano concetti astratti, ma possano essere realmente applicabili nella realt? quotidiana.
Le nuove tecnologie possono offrire un contributo valido, ed in alcuni casi essenziale ed insostituibile.
In quest’ottica la Federazione si fa sostenitrice di una proposta denominata “Uguali grazie alla legge”. Il suo scopo non ? tanto quello di proporre nuove norme, ma piuttosto di fare in modo che tutte quelle gi? esistenti a sostegno dei disabili e quelle che saranno promulgate abbiano un’efficacia vincolante e siano perfezionate da sanzioni chiare e non eludibili.
L’aspetto pi? innovativo del progetto riguarda la creazione di standard d’azione, dal momento che le istanze da applicare sono chiare solo sotto alcuni aspetti, strettamente tecnico-edili, mentre mancano quasi del tutto riferimenti univoci per gli altri settori.
Il progetto ? articolato in tre fasi: individuazione degli standard, ufficializzazione degli stessi, vincolo per i destinatari ed obbligo di adozione, pena l’applicazione di sanzioni.
Diverse e molto eterogenee sono le aree di applicazione di questo principio suggerite dalla FAND (dalla pedonabilit? ai servizi contabili amministrativi), tra queste le pi? coerenti con la missione della Commissione sono:
Telefonia: vincolare le aziende produttrici e importatrici a costruire apparecchi che siano in grado di essere utilizzati da soggetti con qualunque disabilit?. In questo ambito sarebbe opportuna l’adozione di leggi simili alla 508 negli Stati Uniti che definisce requisiti minimi di accessibilit? per tutti i prodotti forniti alla Pubblica Amministrazione.
Informatica ed Internet: rendere vincolante le direttive in tema di accessibilit? del W3C e dell’AIPA, almeno per tutti i siti di informazione e servizio a carattere pubblico e di interesse generale; incentivare l’utilizzo dei prodotti informatici anche da parte di chi ? sprovvisto di capacit? motoria; favorire ulteriormente la diffusione della cultura ai pi? disagiati anche attraverso l’incentivazione all’acquisizione degli strumenti necessari; prevedere una politica fiscale di abbattimento dei costi sulle comunicazioni essenziali: sms, Internet, telefono.
Lavoro e telelavoro: vincolare le aziende ad affidare commesse tramite il telelavoro;
obbligare, attraverso il finanziamento e non il rimborso, le aziende ad adeguare i posti di lavoro per disabili; vincolare le case produttrici a tener conto, fin dalla progettazione delle apparecchiature, delle diverse esigenze delle persone disabili.
Servizi contabili-amministrativi: consentire la fruizione di servizi pubblici, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’impiego delle tecnologie (bancomat, sportelli automatici, biglietterie e distributori automatici), senza dimenticare le esigenze della privacy.
Vita domestica: vincolare i produttori ad attenersi strettamente alle normative vigenti in materia di sicurezza e salute; dotare i dispositivi di sistemi alternativi per un’autonoma fruizione attraverso menu vocali, acustici, ecc. Incentivare la ricerca per l’home automation, soprattutto in riferimento all’utilizzo del computer.
Il progetto ? rivolto ai cinque milioni di disabili ufficialmente censiti, anche se gli interventi a favore delle persone in situazione di disabilit? vengono fruiti mediamente dal 20% della popolazione, considerando anziani e persone che si trovano occasionalmente in condizione di inabilit?.
Per l’attuazione del progetto la FAND suggerisce di:
Istituire un comitato tecnico ristretto che:
individui i problemi concreti,
studi le possibilit? tecniche di risoluzione,
proponga l’applicazione degli strumenti individuati,
vigili sulla loro applicazione.
Individuare una o pi? fonti di finanziamento, ovvero utilizzare i fondi gi? stanziati e mai utilizzati, in modo da sostenere la ricerca e finanziare in tutto o in parte gli adeguamenti necessari (ad esempio i proventi derivanti da lotteria e lotto, percentuale
sul costo dei biglietti dei trasporti, fondi ad hoc istituiti dalla Comunit? Europea).
Sensibilizzare, attraverso i consueti canali informativi e formativi, l’opinione pubblica, specialmente le giovani generazioni, alle problematiche delle persone con particolari disabilit? e fornire loro i concreti strumenti comportamentali per un corretto aiuto ed una quotidiana interrelazione ed integrazione.
La stessa FAND pu? offrire supporto al progetto in termini di consulenza, esperienza, personale specializzato e soggetti per la sperimentazione. La Federazione considera molto importante l’applicazione delle sanzioni esistenti in ma teria di accessibilit? e
suggerisce di aggiungerne altre:
Divieto di commercializzare prodotti e servizi che non rispondano ai requisiti individuati.
Provvedimenti per gli enti che nei tempi stabili non abbiano efficacemente provveduto ad implementare gli standard. Le sanzioni dovrebbero essere di carattere economico e, in caso di comportamento reiterato, dovrebbero impedire all’inadempiente di continuare nell’erogazione del servizio.
Campagna di pubblicit? negativa nei confronti di chi non si adegua, attraverso una certificazione visibile al consumatore, sia del prodotto che dell’azienda.
Esclusione dell’inadempiente dai pubblici appalti.
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