#accessibilityact : accessibilità, senza se e senza ma

La settimana scorsa, i gruppi politici del Parlamento europeo hanno presentato emendamenti sulla proposta della legge europea sull’accessibilità (Accessibility Act). Con questo atto normativo, si intende migliorare il funzionamento del mercato interno per i prodotti e servizi accessibili rimuovendo le barriere create dalla legislazione divergente. Ciò faciliterà l’attività delle imprese e porterà vantaggi per i disabili e gli anziani nell’UE.

Lo scopo della proposta è contribuire a migliorare il corretto funzionamento del mercato interno e a prevenire e rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei prodotti e dei servizi accessibili. La domanda di prodotti e servizi accessibili è elevata, e con l’invecchiamento della popolazione dell’Unione europea il numero di cittadini con disabilità e/o limitazioni funzionali aumenterà considerevolmente. Tenendo conto dell’invecchiamento demografico, si prevede che nel 2020 nell’Unione europea saranno circa 120 milioni le persone con disabilità multiple e/o lievi. Migliorare il funzionamento del mercato interno di specifici prodotti e servizi accessibili risponde sia alle esigenze di questi consumatori sia a quelle delle imprese. Un ambiente in cui i prodotti e i servizi sono più accessibili consente una maggiore inclusione e partecipazione dei cittadini nella società, aiuta a vivere in modo indipendente e a fare scelte autonome e contribuisce inoltre all’applicazione del principio della parità di trattamento nell’accesso a beni e servizi per le persone con disabilità.

Giovedì 14 settembre 2017, i deputati del Parlamento europeo voteranno sulle proposte di emendamento sulla legge sull’accessibilità. La votazione si svolgerà durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Questo è un momento cruciale nella nostra battaglia per una forte Legge sul tema dell’accessibilità. L’European Disability Forum, in un messaggio pubblico chiede ai deputati europei di ascoltare le loro richieste e sostenere le nostre priorità. Questo è l’unico modo in cui la Legge di Accessibilità potrebbe fare una vera e propria differenza nella vita di tutte le persone in Europa, tra cui 80 milioni di persone con disabilità e 150 milioni di persone anziane.

I 5 punti su cui richiama l’attenzione l’European Disability Forum sono:

  1. Reinserire l’applicabilità del diritto di accessibilità ad altri atti dell’Unione come gli appalti pubblici o i Fondi strutturali dell’UE (articolo 1, paragrafo 3). I soldi dei contribuenti dovrebbero essere spesi per prodotti e servizi accessibili e la legge sull’accessibilità prevede una serie di requisiti di accessibilità che possono essere utilizzati a tal fine. Questo è un aspetto su cui l’industria e gli utenti sono d’accordo. Per questo, consigliano di respingere l’emendamento 78 del rapporto IMCO.
  2. Adottare una clausola forte e vincolante per l’accessibilità degli ambienti (articolo 3, paragrafo 10). Oltre a violare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD dell’ONU), non avrebbe senso imporre requisiti di accessibilità per i prodotti e servizi, ma non all’ambiente per accedervi, ad es.  un edificio inaccessibile di una banca con una bancomat accessibile dentro. EDF suggerisce di adottare l’emendamento plenario 245 o 270 (identici); se non sono adottati, adottare emendamenti 224 o 229 (identici).
  3. Ristabilire gli obblighi per tutte le imprese, anche per le micro imprese e le piccole e medie imprese (PMI) (articolo 12) per coprire servizi cruciali come il commercio elettronico o i libri elettronici gestiti da piccole imprese. Ciò eviterà anche la creazione di un vantaggio concorrenziale sleale per le imprese non comunitarie che potranno importare merci inaccessibili attraverso le micro imprese e distorcere il mercato interno. EDF suggerisce di rigettare gli emendamenti 21, 80 e 126 del rapporto IMCO.
  4. Rifiutare la limitazione all’accessibilità ai mezzi di trasporto proposto dalla commissione IMCO, in quanto ciò escluderebbe importanti mezzi di trasporto come metropolitane, tram o autobus locali. La legislazione sui diritti dei passeggeri non è altresì adatta come riferimento perché riguarda l’assistenza piuttosto che l’accessibilità! EDF suggerisce di rigettare gli emendamenti IMCO 77, 89, 90, 91 e 92.
  5. Includere i requisiti di accessibilità per specifici settori nell’allegato I perché i requisiti sono una parte essenziale della proposta e non potranno mai essere coperti dalla legislazione settoriale allo stesso livello di qualità e dettaglio. Servizi di media audiovisivi: emendamenti plenari 252 (articolo 1.2.b), 254 o 269 (identici) (articolo 3.5), 298 (sezione IV). Requisiti di accessibilità specifici per settore: 299 – 306, 361 e 362 (Sezione IX); Trasporti: 308 – 335 (sezione V). Servizi di supporto: 344, 346, 352, 356, 360.
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Roberto Scano

Roberto Scano si occupa di accessibilità dall'inizio del millennio. Ha collaborato allo sviluppo delle WCAG 2.0, delle ATAG 2.0 nonché della normativa italiana in materia di accessibilità. Autore di numerosi libri e contenuti divulgativi materia, è consulente e formatore nell'ambito della tematica della qualità dei servizi delle P.A. e delle aziende. Presiede la commissione UNI di normazione tecnica dell'accessibilità ICT (e-accessibility) rappresentando quindi l'Italia ai tavoli di normazione tecnica europea.