Le regole formali sopra menzionate sono un punto di partenza imprescindibile, ma devono essere integrate da una validazione pratica e da uno studio di usabilità.
La validazione delle pagine viene solitamente svolta utilizzando due modalità: un controllo automatizzato e un test con persone con disabilità. Per la parte automatizzata, esistono dei tool di validazione come Bobby (http://bobby.watchfire.com oramai non più disponibile online), Torquemada (http://www.webxtutti.it/testa.htm), Wave (http://wave.webaim.org), Lift (http://www.usablenet.com) che consentono di controllare la corretta sintassi di applicazione delle WCAG 1.0, esclusivamente per i punti di controllo “testabili”. L’eventuale assegnazione di uno status di “approved” non significa di fatto il raggiungimento di un livello di accessibilità come dichiarato dal validatore.
Per sgombrare il campo da equivoci è opportuno evidenziare che l’apposizione del bollino “approved” su un sito è lasciata alla totale discrezionalità (e quindi responsabilità) del webmaster e non è dunque una certificazione dell’accessibilità del sito da parte di chi fornisce il tool di validazione.
Risulta quindi necessario un ulteriore test da effettuare in collaborazione con utenti con disabilità; a questo scopo è possibile avvalersi del supporto di sezioni locali di associazioni di disabili. La verifica condotta da persone disabili è estremamente importante per giungere alla costruzione di un servizio veramente accessibile e fruibile, che non si limiti a una correttezza formale.
Così facendo, non si vuole sminuire l’importante ruolo di controllo che svolgono i validatori automatici, che però, pur fornendo un valido aiuto per costruire siti accessibili, non sostituiscono realmente la navigazione da parte degli utenti finali. In particolare, è importante raccogliere pareri da persone con diverse tipologie di disabilità, poiché ad esempio un disabile motorio, un ipovedente, un daltonico, un non udente hanno percezioni diverse della fruibilità della pagina, essendo interessati a differenti aspetti della sua composizione.
E’ opportuno inoltre effettuare uno studio di usabilità, poiché come è stato affermato in precedenza un sito non può dirsi accessibile in senso proprio se non è anche usabile.
Il test di usabilità può essere effettuato solo tramite l’intervento umano, preferibilmente con un panel formato da utenti normodotati (con livello di alfabetizzazione tecnologica medio-bassa) e disabili, perché è solo l’utente finale del sito a poter individuare, tramite l’utilizzo, eventuali problemi di organizzazione delle informazioni che lo rendano poco fruibile.
Roberto Castaldo
Sono nato e vivo a Napoli, ed opero professionalmente nel mondo dell'informatica da più di vent'anni.
In realtà l'informatica, insieme alla musica e ad altre poche cose, è stato da sempre un mio chiodo fisso, e la buona sorte mi ha aiutato a trasformarlo in un mestiere.
Sin dalle mie primissime esperienze lavorative - insegnavo dattilografia ed i primi rudimenti di informatica in una scuola privata - mi sono trovato a mio agio nel settore della formazione e della divulgazione, certamente aiutato dai miei studi classici.
Nel 1987 ho iniziato la mia attività come insegnante d'informatica in un Istituto Professionale Statale - per circa due anni sono stato il più giovane insegnante di ruolo d'Italia.
Ho avuto svariate esperienze anche nel settore privato come sviluppatore (TPascal - lo ricordate? - VB, ASP e, più di recente VB.NET ed ASP.NET), ma soprattutto come docente e come divulgatore. Ho effettuato attività di formazione presso le più grandi realtà imprenditoriali italiane (IBM, Omnitel, Telecom Italia, TIM, Unicredito, Ekip, BNL, SSGRR), ma anche all'estero in qualità di docente e/o progettista di percorsi formativi; gli argomenti spaziano dal mondo Office fino al multimedia ed alla programmazione avanzata ASP ed ASP.NET.
Ho collaborato con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, ho redatto articoli/tutorial per un'importante rivista informatica (Win98 Magazine), ed ho partecipato allo sviluppo di CD-Rom Multimediali (IBM, Selfin, BNL) curando personalmente la registrazione dei commenti audio ed il montaggio delle musiche (CoolEdit), l'eventuale connessione a database remoti, l'assemblaggio degli elementi testuali, grafici e multimediali (Director 8) fino alla creazione del master definitivo.
Negli anni 1998-2000 ho collaborato con la Gazzetta dello Sport Online curando, in occasione dei più importanti avvenimenti sportivi (Mondiali ed Europei di calcio, Giro d'Italia, Campionato di Serie A) le pagine contenenti la traduzione in inglese e francese degli articoli in italiano. Il mio compito consisteva nell'inviare ai miei traduttori la cronaca in italiano, riceverne la traduzione, creare le pagine inglesi e francesi del sito www.gazzetta.it e pubblicarle sul server, il tutto entro 90 minuti dalla fine dell'evento.
Nel frattempo, mi avvicinavo in maniera sempre più approfondita alle problematiche legate all'accessibilità di siti web, progettando percorsi di formazione ad hoc, ed aderendo entusiasticamente al progetto webaccessibile.org.
Sono stato per diversi mesi membro del XML Protocol Working Group del W3C, ed attualmente partecipo ai lavoro del WAI Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) Working Group e del E&O Education ad Outreach Working Group.
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