Entro il 31 marzo di ogni anno le P.A. devono pubblicare gli obiettivi di accessibilità per l’anno corrente. Ciò è previsto dall’art. 9 del DL 179/2012 (Decreto Crescita 2) con responsabilità dirigenziali in caso di omessa pubblicazione. A tal proposito l’Agenzia per l’Italia Digitale aveva predisposto una circolare, la n. 61/2013, già descritta in un precedente articolo. In tale documento l’amministrazione deve indicare i propri obiettivi di accessibilità, utilizzando come guida i due allegati alla circolare per comprendere la necessità di produrre servizi, informazioni e contenuti accessibili.
In tema di accessibilità impatta anche il decreto 33/2013 dove si parla di contenuti fruibili e riutilizzabili, segno che l’accessibilità è tema concatenato alla trasparenza amministrativa. A tal proposito esiste uno strumento specifico, la bussola della trasparenza, che da oggi consente di verificare anche la presenza della dichiarazione degli obiettivi di accessibilità come previsto anche dall’allegato 1 della delibera CIVIT n. 50/2013, che sarà oggetto di monitoraggio da parte degli OIV entro il 31 gennaio 2014.
La Bussola della Trasparenza consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per l’analisi ed il monitoraggio dei siti web. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.
Va ricordato alle pubbliche amministrazioni che, oltre a strutturare le sezioni così come richiesto dall’allegato A al Dlgs.33/2013, occorre inserire i contenuti così come richiesto dalla norma in quanto il Dipartimento e l’Ispettorato procederanno ad un controllo analitico sulle pubblicazioni e segnaleranno le inadempienze, che la bussola non può automaticamente verificare, agli organi competenti.