[Nota 6] In frequenti occasioni s’incontrano autori che suppongono evidentemente che l’intero scopo dei testi ALT
consista nel servire da messaggi a comparsa, quando il lettore passa il proprio mouse su un’immagine. Questo ed altri fraintendimenti risultano manifesti nella seguente corrispondenza, che cito qui con le mie risposte, nella speranza di prevenire almeno una porzione di future richieste di informazioni su queste righe. Sto impudentemente citando domande prese da quella che era una corrispondenza privata, ma rese anonime in modo da non offendere nessuno.
Molto spesso, quando costruisco un sito web, sono costretto ad usare un’immagine trasparente per forzare il browser a visualizzare correttamente la spaziatura desiderata.
Devo dirti sinceramente che non mi piace questa terminologia. Sul Web, l’uso di “forzare” è spesso infruttuoso, e non sta scritto da nessuna parte che tu debba usare immagini trasparenti oppure forzare un browser a mostrare una certa spaziatura desiderata. Non c’è nulla di sbagliato nel costruire una pagina web che abbia l’aspetto che tu vuoi che abbia nella situazione di visualizzazione che hai in mente; ma è meglio, secondo il mio modo di pensare, se il tuo HTML (e CSS) è anche sufficientemente flessibile da permettere che la pagina si adatti in modo omogeneo, senza scompigli, ad un’ampia varietà di situazioni di visualizzazione nelle quali potrebbe venire a trovarsi.
Non ho mai neppure considerato di mettere un tag
ALT
su queste immagini, dal momento che nessuno può vederle.
Su un browser testuale la tua asserzione è falsa: il browser testuale non ha idea di cosa l’immagine mostri, se contenga informazioni significative oppure no. L’attributo ALT
è lì proprio per questo scopo.
Tuttavia il programma Bobby mette in risalto questo fatto e lo segnala come un problema.
Certamente; conterà anche come un errore di sintassi HTML il fatto che l’obbligatorio attributo ALT
sia stato omesso.
Il tuo articolo sembra suggerire che persino queste immagini dovrebbero contenere un testo
ALT
che ne spieghi lo scopo.
Certamente non “che ne spieghi lo scopo”, questo no. L’attributo ALT
dovrebbe fornire un testo alternativo, da usarsi in luogo (invece) dell’immagine.
Se l’immagine non svolge alcuna funzione dal punto di vista del contenuto, allora anche il testo alternativo andrebbe lasciato vuoto. Alcune versioni delle linee guida sull’accessibilità vorrebbero che tu mettessi lì un qualche separatore non vuoto, probabilmente una barra verticale.
Per me, sembrerebbe più seccante che utile il veder comparire la descrizione di un separatore ogni volta che un mouse viene tenuto sopra quella parte dello schermo.
Stai descrivendo quello che attualmente è sempre più riconosciuto come un baco dei browser. L’attributo ALT era ed è inteso come un funzionale rimpiazzo testuale dell’immagine, quando – per una qualsiasi ragione – l’immagine non viene visualizzata. Mostrarlo ugualmente quando l’immagine è visualizzata (ad es. come un testo a comparsa) è fuorviante e controproducente.
È disponibile l’attributo facoltativo TITLE
per fornire informazioni aggiuntive su una risorsa, ad esempio su un’immagine. È questo il testo adatto ad essere mostrato sotto forma ad es. di messaggio a comparsa. Se vuoi evitare la visualizzazione del testo ALT
come messaggio a comparsa, almeno nei browser che onorano questa convenzione, inserisci allora un attributo TITLE
vuoto, cioè TITLE=""
.
Fortunatamente in MSIE, ed in misura crescente in altri browser, l’attributo TITLE
ha la priorità riguardo a questo scopo. Netscape 4.*, benché tuttora usato in misura non trascurabile (io stesso lo adopero, insieme con altri browser), è francamente già morto e non dovrebbe essere preso a modello di come progettare correttamente una pagina web.
Cosa dovrei mettere lì allora: “Spaziatore usato per far scorrere il testo verso destra”?
Assolutamente no.
ALT=""
, o ALT=" "
o forse ALT=" | "
insieme con TITLE=""
, sarebbe la mia raccomandazione, almeno finché non ti persuaderai ad abbandonare questa pratica, di cercare di ottenere un’impaginazione di precisione per mezzo di questo genere di tecniche.
Anche se non hai intenzione di usarlo per te stesso, il browser Lynx può essere un utile strumento, per ricordarsi di come una pagina “appare” (o suona) a certi utenti. E di sicuro ai robot di indicizzazione, il che rappresenta anche una considerazione significativa, o no?