Analisi con l’utente

Fino a questo punto abbiamo esaminato tre fasi (validazione automatica del codice, uso dei software semiautomatici ed intervento dell’esperto) che in tanti casi possono essere svolte anche da una sola persona sufficientemente competente ed esperta nel campo specifico.

Ma è anche vero che finora abbiamo “fatto i conti senza l’oste”; insomma, è giunto il momento di coinvolgere i destinatari unici del nostro lavoro: gli utenti. Sono loro – non i progettisti o gli sviluppatori – i veri fruitori del sito, ed è su di essi che si dovrà necessariamente chiudere il ciclo della valutazione dell’accessibilità.

Il fatto da tenere in considerazione è che le esigenze, le competenze e le abitudini degli utenti disabili nell’uso di tecnologie assistive non sono facilmente simulabili, in quanto:

  • Le strategie di navigazione sono molto diverse in funzione della disabilità
  • Le tecnologie assistive si evolvono rapidamente

Inoltre risulta assai difficile simulare i problemi di percezione e di cognizione degli utenti anziani, sordi e con disabilità cognitive.

E’ anche vero che questo step – come gli altri già esaminati – non è in grado di stabilire, da solo, se un sito è da considerare accessibile; l’abbiamo già detto, ma è utile ripeterlo più volte che le varie fasi del ciclo di valutazione non servono a molto se isolate dalle altre.

Una difficoltà aggiuntiva in questo caso è data dalla scelta degli utenti da coinvolgere. Ciascun utente ha esperienze, preferenze ed aspettative personali ed utilizza tecniche di navigazione ma anche configurazioni hardware e software diverse fra loro.

Le persone possono essere colpite da svariate tipologie di disabilità, alcune da più di esse nello stesso tempo e per di più, anche nell’ambito di un’unica categoria di disabilità esiste una variabilità estrema, basti pensare alle varie tipologie di ipovisione e daltonismo.

Il consiglio quindi sarebbe di prevedere la presenza di utenti con diverse disabilità e diverse caratteristiche di utenza, anche se questo rappresenta un costo oggettivo per l’azienda o l’organizzazione a cui il sito Web fa capo.

Un altro fattore che aggiunge complessità all’analisi con gli utenti è la difficoltà di progettare le attività da far loro svolgere; tipicamente l’analisi dovrà basarsi su elementi quali:

  • Percezione dell’accessibilità
  • Comprensione della struttura del sito
  • Raggiungibilità delle informazioni

Quel che in ogni caso appare evidente è che questa tipologia di analisi non può prescindere dalla presenza di professionisti esperti di usabilità e fattori umani che si occuperanno di predisporre un piano di test ed attività specifiche volte a:

  • Valutare aspetti legati all’usabilità dell’applicazione (efficacia, efficienza e soddisfazione per quegli specifici utenti), alla ricerca di potenziali barriere alla fruizione dei contenuti per certe tipologie di utenti
  • Valutare in maniera soggettiva la conformità ad uno o più punti di controllo non testabili oggettivamente, così da poter completare il lavoro svolto dall’esperto.

 

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Roberto Castaldo

Sono nato e vivo a Napoli, ed opero professionalmente nel mondo dell'informatica da più di vent'anni. In realtà l'informatica, insieme alla musica e ad altre poche cose, è stato da sempre un mio chiodo fisso, e la buona sorte mi ha aiutato a trasformarlo in un mestiere. Sin dalle mie primissime esperienze lavorative - insegnavo dattilografia ed i primi rudimenti di informatica in una scuola privata - mi sono trovato a mio agio nel settore della formazione e della divulgazione, certamente aiutato dai miei studi classici. Nel 1987 ho iniziato la mia attività come insegnante d'informatica in un Istituto Professionale Statale - per circa due anni sono stato il più giovane insegnante di ruolo d'Italia. Ho avuto svariate esperienze anche nel settore privato come sviluppatore (TPascal - lo ricordate? - VB, ASP e, più di recente VB.NET ed ASP.NET), ma soprattutto come docente e come divulgatore. Ho effettuato attività di formazione presso le più grandi realtà imprenditoriali italiane (IBM, Omnitel, Telecom Italia, TIM, Unicredito, Ekip, BNL, SSGRR), ma anche all'estero in qualità di docente e/o progettista di percorsi formativi; gli argomenti spaziano dal mondo Office fino al multimedia ed alla programmazione avanzata ASP ed ASP.NET. Ho collaborato con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, ho redatto articoli/tutorial per un'importante rivista informatica (Win98 Magazine), ed ho partecipato allo sviluppo di CD-Rom Multimediali (IBM, Selfin, BNL) curando personalmente la registrazione dei commenti audio ed il montaggio delle musiche (CoolEdit), l'eventuale connessione a database remoti, l'assemblaggio degli elementi testuali, grafici e multimediali (Director 8) fino alla creazione del master definitivo. Negli anni 1998-2000 ho collaborato con la Gazzetta dello Sport Online curando, in occasione dei più importanti avvenimenti sportivi (Mondiali ed Europei di calcio, Giro d'Italia, Campionato di Serie A) le pagine contenenti la traduzione in inglese e francese degli articoli in italiano. Il mio compito consisteva nell'inviare ai miei traduttori la cronaca in italiano, riceverne la traduzione, creare le pagine inglesi e francesi del sito www.gazzetta.it e pubblicarle sul server, il tutto entro 90 minuti dalla fine dell'evento. Nel frattempo, mi avvicinavo in maniera sempre più approfondita alle problematiche legate all'accessibilità di siti web, progettando percorsi di formazione ad hoc, ed aderendo entusiasticamente al progetto webaccessibile.org. Sono stato per diversi mesi membro del XML Protocol Working Group del W3C, ed attualmente partecipo ai lavoro del WAI Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) Working Group e del E&O Education ad Outreach Working Group.