Nel processo di sviluppo di un’applicazione Web, è di fondamentale importanza pensare alla sua accessibilità in ogni fase del ciclo di vita ; in ogni momento, dalla specifica dei requisiti fino alla manutenzione del sito, il continuo confrontarsi con il livello di accessibilità e di qualità raggiunto è un’attività che deve rientrare nell’ordinario, mentre invece troppo spesso si avvia una fase di valutazione quando è oramai troppo tardi.
Il rischio è di incaponirsi a navigare a vista in mari tumultuosi e non facili da padroneggiare, mentre invece serve il continuo conforto di una “bussola”, la valutazione dell’accessibilità appunto.
Proviamo a riassumere in maniera schematica le principali motivazioni che dovrebbero indurci a sviluppare siti accessibili ed a valutarne il livello di fruibilità.
Perché valutare l’accessibilità?
- Motivazioni etiche: sviluppare siti accessibili è “giusto”
- Motivazioni economiche: sviluppare siti accessibili può rivelarsi anche conveniente
- Lo richiede la Legge Stanca, limitatamente alle PA (art. 3)
Quando valutare l’accessibilità?
- Durante la fase di sviluppo
- Prima della pubblicazione, nella fase di testing
- Dopo la pubblicazione, in fase di aggiornamento e manutenzione…
Insomma, l’accessibilità va valutata sempre, e soprattutto seguendo una metodologia corretta che possiamo riassumere introducendo il concetto di “ciclo della valutazione”.
Il ciclo della valutazione
Il ciclo della valutazione prevede una serie di step ciascuno dei quali risulta necessario, nessuno dei quali risulta sufficiente.
L’unico modo per ottenere responsi attendibili è percorrere il ciclo per intero, magari in momenti diversi del ciclo di vita dell’applicazione Web, ma se da una parte è vero che la validità (grammaticale e semantica) del codice ha un valore innegabile, è anche vero che è praticamente inutile parlare di accessibilità se la si riduce ad un “fatto tecnico” e se ci si dimentica che un sito Web è costruito per essere visitato dagli utenti, e che il loro apporto in termini di collaudo e di feedback è fondamentale ai fini della corretta valutazione.
Il ciclo della valutazione, quindi prevede quattro fasi:
- Validazione del codice
- Validazione semi-automatica
- Analisi dell’esperto
- Analisi con l’utente
Roberto Castaldo
Sono nato e vivo a Napoli, ed opero professionalmente nel mondo dell'informatica da più di vent'anni.
In realtà l'informatica, insieme alla musica e ad altre poche cose, è stato da sempre un mio chiodo fisso, e la buona sorte mi ha aiutato a trasformarlo in un mestiere.
Sin dalle mie primissime esperienze lavorative - insegnavo dattilografia ed i primi rudimenti di informatica in una scuola privata - mi sono trovato a mio agio nel settore della formazione e della divulgazione, certamente aiutato dai miei studi classici.
Nel 1987 ho iniziato la mia attività come insegnante d'informatica in un Istituto Professionale Statale - per circa due anni sono stato il più giovane insegnante di ruolo d'Italia.
Ho avuto svariate esperienze anche nel settore privato come sviluppatore (TPascal - lo ricordate? - VB, ASP e, più di recente VB.NET ed ASP.NET), ma soprattutto come docente e come divulgatore. Ho effettuato attività di formazione presso le più grandi realtà imprenditoriali italiane (IBM, Omnitel, Telecom Italia, TIM, Unicredito, Ekip, BNL, SSGRR), ma anche all'estero in qualità di docente e/o progettista di percorsi formativi; gli argomenti spaziano dal mondo Office fino al multimedia ed alla programmazione avanzata ASP ed ASP.NET.
Ho collaborato con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, ho redatto articoli/tutorial per un'importante rivista informatica (Win98 Magazine), ed ho partecipato allo sviluppo di CD-Rom Multimediali (IBM, Selfin, BNL) curando personalmente la registrazione dei commenti audio ed il montaggio delle musiche (CoolEdit), l'eventuale connessione a database remoti, l'assemblaggio degli elementi testuali, grafici e multimediali (Director 8) fino alla creazione del master definitivo.
Negli anni 1998-2000 ho collaborato con la Gazzetta dello Sport Online curando, in occasione dei più importanti avvenimenti sportivi (Mondiali ed Europei di calcio, Giro d'Italia, Campionato di Serie A) le pagine contenenti la traduzione in inglese e francese degli articoli in italiano. Il mio compito consisteva nell'inviare ai miei traduttori la cronaca in italiano, riceverne la traduzione, creare le pagine inglesi e francesi del sito www.gazzetta.it e pubblicarle sul server, il tutto entro 90 minuti dalla fine dell'evento.
Nel frattempo, mi avvicinavo in maniera sempre più approfondita alle problematiche legate all'accessibilità di siti web, progettando percorsi di formazione ad hoc, ed aderendo entusiasticamente al progetto webaccessibile.org.
Sono stato per diversi mesi membro del XML Protocol Working Group del W3C, ed attualmente partecipo ai lavoro del WAI Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) Working Group e del E&O Education ad Outreach Working Group.
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