Giorno 7 – Identificate la vostra lingua

Giorno 7: Identificate la vostra lingua

Sapete in che lingua state scrivendo, così ditelo ai vostri lettori e…. al loro software.

A chi serve?

  1. A Jackie. Il suo lettore (JAWS) ha bisogno di sapere in che lingua sono scritte le pagine così da poter pronunciare le parole correttamente quando le legge ad alta voce. Se non identificate la vostra lingua JAWS cerca di indovinarla, e potrebbe sbagliarsi specialmente se citate codice sorgente o includete nelle pagine parole, o altro, in altre lingue.
  2. A Google, anche se state scrivendo in inglese, ma soprattutto se state scrivendo in altre lingue. Secondo Google Zeitgeist, il 50% degli utenti di Google cerca in altre lingue oltre all’inglese e molti di loro specificano nelle Google preferences di cercare solo in pagine di una determinata lingua. Gli algoritmi di rilevamento automatica della lingua, usati da Google sono tra i migliori, ma perchè rendere più difficile il lavoro di Google?

Come fare

Innanzitutto, individuate il corretto codice a due lettere della vostra lingua. Il codice è “en ” per l’inglese; “fr” per il francese; “de” per il tedesco [NdT “it” per l’italiano]. Se state scrivendo in un’altra lingua, identificate il vostro codice qui. I codici non fanno differenza tra maiuscolo e minuscolo.

Ora inserite il codice nel tag<html>. Come farlo dipende dell’esatta versione di HTML che state usando. Verificatela con il  DOCTYPE, quindi fate uno di questi passi:

  • Se state usando qualsiasi variante di HTML 4 , cambiate <html> così (usando il codice della vostra lingua):

<html lang="en">

  • Se state usando qualsiasi variante di XHTML 1.0 , cambiate <html> così (usando il codice della vostra lingua):

<html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" lang="en" xml:lang="en">

  • Se state usando XHTML 1.1 , cambiate <html> così (sempre inserendo il vostro codice lingua):

<html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xml:lang="en">

Come per DOCTYPE, dovreste inserire l’identificazione di lingua in ogni pagina del sito.

Se usate più di una lingua nella stessa pagina, potete identificarla per ognuno degli elementi .
Per esempio, se usate HTML 4 e principalmente la lingua tedesca, ma citate un’articolo in inglese, potreste inserire i tag così:
<html lang="de">
  ...
  <blockquote lang="en">
    ...
  </blockquote>

Approfondimenti

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Franco Carcillo

Sono nato (1956) e vivo a Torino.  Da oltre 26 anni lavoro ('da sempre') presso il Comune di Torino, presso il Sistema Informativo. Mi occupo di web.  Sono infatti Direttore Responsabile dei siti internet della Città, sin dalla loro nascita, nel 1994. Prima del 1994 mi sono occupato di informatica gestionale classica, anche se in ambiente distribuito (mini e pc, sin dal loro apparire nella Civica Amministrazione).  Negli anni 80 mi sono appassionato, nel tempo libero, di telematica.  Mio è stato il primo nodo della rete Fidonet in Torino città (Fido_Torino e  TO_news) nel 1987.  Sono stato anche coordinatore nazionale della rete amatoriale, anche se solo per 6 mesi. Poi ho abbandonato:  troppe le pressioni intorno a quello che doveva essere, alla fine, un semplice hobby. Quando non ci si diverte più, meglio spegnere. Ma la passione telematica è rimasta.  Ed ecco che ho tenuto ogni settimana (sino alla chiusura del giornale!) la prima rubrica di telematica pubblicata  su un quotidiano italiano "StampaSera"; a quei tempi di internet se ne parlava vagheggiandola nei meandri universitari e militari americani. Ho pubblicato il primo speciale pubblicato in Italia riguardante i bbs su BIT della Jackson;  ho collaborato, con altre riviste, tra cui PCWORLD dove ho avuto per lungo tempo una rubrica fissa. Di interner e dei siti, che dire? C'è ancora tanta strada da percorrere: l'accessibilità ne è un'esempio. Ma anche rendere i siti davvero fruibili così come far 'trovare' la montagna di informazioni memorizzate tra le pagine, sono sfide  non da poco. Vi pare? All'Università di Torino, quest'anno, molti studenti hanno partecipato, interessatissimi, ad un mio breve seminario su 'Progettare siti web per la Pubblica Amministrazione, la sfida dell'accessibiltià e usabilità'.  E' stupefacente notare come le persone che usano tutti i giorni la rete e a cui spieghi come e perchè i siti non sono nè usabili nè accessibili si rendano immediatamente conto e capiscano: quasi un velo, un sipario sia stato loro svelato. Ecco perchè ho deciso di tradurre 'Dive into accessibility':  perchè affrontare l'accessibilità non è così difficile. Certo nei siti mastodontici le operazioni possono essere lunghe, ma non vi sono più scuse per partire con nuovi progetti 'alla cieca'.