Giorno 6 – Indicate un DOCTYPE

Giorno 6: Indicate un DOCTYPE

Iniziate le frasi con un lettera maiuscola; e dunque iniziate le pagine HTML con DOCTYPE. E’ solo una regola di base.

A chi serve?

A voi. Molti dei suggerimenti in questa serie vi richiederanno di conoscere quale versione di HTML state usando perchè le istruzioni potrebbero cambiare leggermente. Quindi verificatelo ora, o aggiungetelo se non l’avete ancora.

Come fare

Dovreste già avere un DOCTYPE. Guardate il codice sorgente della vosta pagina; il   DOCTYPE (se c’è) sarà all’inizio, ancor prima del tag   <html>.

  • Se usate il modello predefinito in Moveble Type, il   DOCTYPE includerà probabilmente la frase “XHTML 1.0 Transitional“. Va bene.
  • Se usate uno dei modelli predefiniti di Radio Userland, Manila, o Blogger, il DOCTYPE includerà “HTML 4.01 Transitional“. Anche questo va bene.
  • Altri validi  DOCTYPE includono “HTML 4.01 Strict“, “XHTML 1.0 Strict“, “XHTML 1.1“, e pochi altri. Anche questi vanno bene.

Se avete un DOCTYPE , non cambiatelo. Ma se non è presente alcun DOCTYPE prima di <html> allora aggiungete questo:

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN" "http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd">

Per ragioni tecniche, su cui non voglio dilungarmi adesso,  (se interessati consultate la sezione  “Approfondimenti” qui sotto) è possibile che verificherete qualche piccolo cambio nella disposizione della pagine dopo aver aggiunto questo DOCTYPE . Se (e solo se) questo accade, poter raggiungere un compremesso e usare un DOCTYPE ridotto così:

<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN">

Tenete presente  che ogni pagina del vostro sito dovrebbe includere un  DOCTYPE, e quindi verificate tutti i vostri modelli di pagina.

  • Chi usa Movable Type dovrebbe controllare i modelli [NdT ovvero i ‘template’] in  “Main Index”, “Master Archive Index”, “Category Archive”, “Date-Based Archive”, e “Individual Entry Archive”, oltre a tutti gli altri modelli creati manualmente.
  • Chi usa Radio Userland o Manila dovrebbe controllare sia il modello “Main” che quello “Home page”.
  • Chi usa Greymatter verifichi i modelli “Main Index-Related”, “Archive-Related”, e “Entry-Related”.
  • Chi usa Blogger dovrebbe inserire un DOCTYPE nel proprio modello principale. Se anche il modello ‘”Archive” è in una pagina separata (ovvero se ha un tag  <html> all’inizio), dovrebbe anch’esso avere un proprio DOCTYPE.

Una cosa importante da tenere presente, per i suggerimenti che seguiranno nei giorni a venire, è  se state usando HTML 4 (qualsiasi versione), XHTML 1.0 (qualsiasi versione), oppure XHTML 1.1. Capirete perchè domani.

Approfondimenti

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Franco Carcillo

Sono nato (1956) e vivo a Torino.  Da oltre 26 anni lavoro ('da sempre') presso il Comune di Torino, presso il Sistema Informativo. Mi occupo di web.  Sono infatti Direttore Responsabile dei siti internet della Città, sin dalla loro nascita, nel 1994. Prima del 1994 mi sono occupato di informatica gestionale classica, anche se in ambiente distribuito (mini e pc, sin dal loro apparire nella Civica Amministrazione).  Negli anni 80 mi sono appassionato, nel tempo libero, di telematica.  Mio è stato il primo nodo della rete Fidonet in Torino città (Fido_Torino e  TO_news) nel 1987.  Sono stato anche coordinatore nazionale della rete amatoriale, anche se solo per 6 mesi. Poi ho abbandonato:  troppe le pressioni intorno a quello che doveva essere, alla fine, un semplice hobby. Quando non ci si diverte più, meglio spegnere. Ma la passione telematica è rimasta.  Ed ecco che ho tenuto ogni settimana (sino alla chiusura del giornale!) la prima rubrica di telematica pubblicata  su un quotidiano italiano "StampaSera"; a quei tempi di internet se ne parlava vagheggiandola nei meandri universitari e militari americani. Ho pubblicato il primo speciale pubblicato in Italia riguardante i bbs su BIT della Jackson;  ho collaborato, con altre riviste, tra cui PCWORLD dove ho avuto per lungo tempo una rubrica fissa. Di interner e dei siti, che dire? C'è ancora tanta strada da percorrere: l'accessibilità ne è un'esempio. Ma anche rendere i siti davvero fruibili così come far 'trovare' la montagna di informazioni memorizzate tra le pagine, sono sfide  non da poco. Vi pare? All'Università di Torino, quest'anno, molti studenti hanno partecipato, interessatissimi, ad un mio breve seminario su 'Progettare siti web per la Pubblica Amministrazione, la sfida dell'accessibiltià e usabilità'.  E' stupefacente notare come le persone che usano tutti i giorni la rete e a cui spieghi come e perchè i siti non sono nè usabili nè accessibili si rendano immediatamente conto e capiscano: quasi un velo, un sipario sia stato loro svelato. Ecco perchè ho deciso di tradurre 'Dive into accessibility':  perchè affrontare l'accessibilità non è così difficile. Certo nei siti mastodontici le operazioni possono essere lunghe, ma non vi sono più scuse per partire con nuovi progetti 'alla cieca'.