Pensare all’accessibilità

Più cerco di seguire i workgroup del W3C addentrandomi nelle tematiche dell’accessibilità e più mi pongo domande. Ho potuto cominciare ad occuparmene grazie all’interesse e alla sensibilità della dirigenza dell’Istituto David Chiossone di Genova che, intuendo da subito la ricaduta sociale delle tecnologie informatiche per migliorare l’autonomia dei disabili, in particolare i disabili visivi, ha deciso di portare avanti un lavoro di sensibilizzazione sul tema.

Arrivati a questo punto non sono le “questioni tecniche” a preoccuparmi; la tecnologia e l’informatica si evolvono rapidamente, ed il W3C con la sua autorevolezza ha tracciato linee di riferimento per tutti gli sviluppatori; insomma chi si occupa di sviluppo per il web non soltanto ne conosce l’importanza e la necessità, ma ha anche strumenti software, standard di riferimento continuamente aggiornati, e specifiche tecniche dettagliate per lavorare a produrre siti accessibili.

Con questo non voglio dire che sia facile realizzare servizi web accessibili a tutti, o che sia sempre possibile, ma gli addetti ai lavori sanno come comportarsi e possono scegliere di farlo, in varia misura, in base alle situazioni.

La domanda che mi sorge è questa: un webmaster sa davvero che cosa significa non-accessibilità di un sito? E’ importante, per gli sviluppatori, avere un riscontro vero, per comprendere e condividere almeno in parte le difficoltà reali degli utilizzatori che non dispongono di tutte le risorse fisiche, psichiche, sensoriali o tecnologiche per navigare.

Dell’accessibilità, parlano molto sia gli esperti che i diretti interessati, e molto anche viene fatto in concreto. Ma la massa di cittadini del web, quanto ne sa? E quanto importa ai comuni navigatori dell’argomento?

 

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Silvia Dini

Genovese doc, dopo studi classici affiancati da incursioni nel mondo delle 7 note,  ha incontrato il mondo della ricerca sui temi dell'informatica per la didattica, con particolare attenzione alla didattica speciale e alle tecnologie assistive. Da molti anni lavora all’Istituto David Chiossone  per ciechi e ipovedenti di Genova, come operatore della riabilitazione (con abilitazione IRIFOR), in particolare nel settore degli ausili informatici. Cura inoltre il sito dell'Istituto, cura i progetti di ricerca sulle IT, dando molto spazio ai problemi dell'accessibilità del web da parte dei disabili visivi. Da circa 20 anni scrive articoli scientifici e divulgativi sul tema informatica e didattica; coautrice del corso di educazione musicale per la scuola media “Musica a scuola”, ed Zanichelli, e del CD-ROM in tre lingue “Music Park”, ed. Giunti Multimedia (1997).; da dicembre 2002 collabora con “Doppioclick” (ed. Finson). Ha avuto il grande onore di scriver il Capitolo sulle Tecnologie assistive per il volume di Roberto Scano "Accessibilità dalla teoria alla realtà" di recente uscita (2004). E' stata nel gruppo di lavoro WCAG del W3C, è presente ogni volta che può alle iniziative IWA e va fiera della sua partecipazione a Webaccessibile, con la quale tenta di dare il suo piccolo contributo per sensibilizzare i cittadini del net sulle tematiche dell'abbattimento delle barriere digitali.