Comparazione WCAG 2.0 e requisiti legge Stanca: Principio 4

In questo articolo vengono analizzate le linee guida appartenenti al principio 4 (Robusto).

Linea guida 4.1

Criterio di successo 4.1.1

4.1.1 Sintassi del codice: Nel contenuto strutturato utilizzando linguaggi di markup, gli elementi possiedono elementi di apertura e chiusura completi, gli elementi sono annidati in accordo alle proprie specifiche, gli elementi non contengono attributi duplicati e tutti gli ID sono unici, salvo il caso in cui le specifiche permettano eccezioni. (Livello A)

Nota: Gli elementi di apertura e chiusura a cui manca un carattere fondamentale, come una parentesi uncinata di chiusura o un valore di attributo mancante, non possono essere giudicati completi.

Riferimenti WCAG 1.0 e requisiti legge 4/2004

WCAG 1.0 Requisiti All. A DM 8 luglio 2005
3.2 (Livello AA) 1

Criterio di successo 4.1.2

4.1.2. Nome, Ruolo, Valore: Per tutti i componenti dell’interfaccia utente (inclusi ma non limitati a: elementi di form, link e componenti generati da script), il nome e il ruolo devono essere determinati da codice; stati, proprietà e valori che possono impostati dall’utente possono essere determinati da programma , e le notifiche sui cambi di stato di questi elementi devono essere rese disponibili agli user agent, comprese le tecnologie assistive (Livello A)

Nota: Questo criterio di successo è rivolto agli sviluppatori Web che sviluppano o scrivono i componenti delle loro interfacce. Ad esempio, i controlli standard HTML già soddisfano questo criterio di successo quando sono utilizzati secondo le specifiche.

Riferimenti WCAG 1.0 e requisiti legge 4/2004

WCAG 1.0 Requisiti All. A DM 8 luglio 2005
6.2 (Livello A) 3

Va fatto presente che l’unico riferimento WCAG 1.0 disponibile riguarda l’aggiornamento contestuale degli script, mentre il criterio di successo ha ben più ampio campo d’azione.

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Roberto Scano

Roberto Scano si occupa di accessibilità dall'inizio del millennio. Ha collaborato allo sviluppo delle WCAG 2.0, delle ATAG 2.0 nonché della normativa italiana in materia di accessibilità. Autore di numerosi libri e contenuti divulgativi materia, è consulente e formatore nell'ambito della tematica della qualità dei servizi delle P.A. e delle aziende. Presiede la commissione UNI di normazione tecnica dell'accessibilità ICT (e-accessibility) rappresentando quindi l'Italia ai tavoli di normazione tecnica europea.