Bobby

Immagine del poliziotto inglese con cappello con simbolo handicapBobby è uno strumento informatico che verifica la rispondenza dei siti ai requisiti di accessibilità agli utenti disabili, facendo riferimento a quanto stabilito nelle apposite linee guida pubblicate dal WAI-W3C

Bobby è stato creato dal Center for Applied Special Technology (CAST), un’organizzazione no profit fondata nel 1984 per espandere le opportunità per i disabili attraverso l’uso innovativo della tecnologia informatica. Ne sono state sviluppate due versioni, una friubile accedendo direttamente al sito di CAST ed una scaricabile ed utilizzabile offline, che permette la validazione di pagine e siti non in linea.

Nel 2002 Bobby è stato acquistato da Watchfire, società americana fondata nel 1996 che fornisce soluzioni web comprensive di soluzioni di testing, validazione e report di usabilità e accessibilità e che dichiara di garantire lo sviluppo, la promozione e la distribuzione di Bobby. Conseguenza di ciò è stato che, mentre la versione online è rimasta gratuita, la versione offline è diventata a pagamento ed ha sostituito la già buona versione 3.2 scaricabile gratuitamente dal sito di CAST e non più disponibile.

Accedendo alla pagina http://bobby.watchfire.com incontriamo l’ormai celebre icona di Bobby, raffigurante un tipico agente inglese con il simbolo internazionale dell’handicap sul cappello.

Il funzionamento di Bobby è abbastanza intuitivo: immettendo l’url della pagina da validare nell’apposito campo, dopo   qualche secondo si vedrà comparire l’icona di Bobby approved, se la pagina risulta accessibile o, al contrario, quella indicante repair needed, ovvero che informa che mancano i requisiti necessari. Se il sito risulta subito accessibile, si potrà esporre il bollino di Bobby, scaricabile dal sito.

E’ importante specificare che il bollino di Bobby è applicabile se e solo se il sito analizzato rispetta i vari punti di controllo riportati da Bobby (in lingua inglese) per i quali non è possibile effettuare il controllo automatico ma è necessario effettuare un controllo “umano”.

In questa fase potrete veder comparire delle icone con il cappello di Bobby accanto al codice della vostra pagina, che indicano errori di accessibilità nel codice individuabili automaticamente e dei punti di domanda, ovvero possibili errori che vanno valutati manualmente.

Infatti Bobby è in grado di individuare con certezza solo gli errori indipendenti dal giudizio soggettivo umano. Può ad esempio segnalare la mancanza di un testo ALT su un’immagine – e negare quindi l’approvazione – ma non è in grado di stabilire, ad esempio, se il linguaggio adoperato nel testo della pagina sia chiaro e diretto in relazione all’argomento trattato o se contenuto risulti navigabile e fruibile,  requisiti fondamentali dell’accessibilità.

Perciò l’approvazione di una pagina da parte di Bobby rappresenta solo il gradino iniziale della complessa procedura di controllo dell’accessibilità che implica dimestichezza con il codice HTML, i CSS e le linee guida sull’accessibilità del W3C.

Una breve guida all’uso di Bobby online è presente all’url: http://www.stradeblu.it/bobby.htm e qui di seguito in queste pagine.

 

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Giovanni Manisi

Nasco nel 1970 a Portogruaro, una cittadina lontana dalla cronaca in provincia di Venezia, dove tuttora risiedo. Nel '95 mi laureo in Lettere a Venezia con una tesi sulla scrittura ipertestuale e sui cambiamenti nella struttura del testo operati dalle tecnologie della parola intitolata "Dal testo all'ipertesto: la nuova oralità elettronica". Nel 1991 trascorro un anno in Irlanda per studio. Nel 1992 iniziano le prime esperienze professionali  nella multimedialità con Hypercard, poi Director, infine, all’uscita di Mosaic con il web. Appena laureato, frequento un corso postlaurea di Internet Marketing. Poi arriva l'opportunità di lavorare come assistente di italiano all'Università di Coventry in Inghilterra, dove mi occupo di progettazione e sviluppo di materiale didattico interattivo per l’intranet della scuola. La passione per il web intanto cresceva , anche grazie alla frequentazione di un Master in Design and Digital Media presso la facoltà di Art e Design della Coventry University. Rientrato in Italia inizio l'attività di coordinatore, progettista e docente in corsi di formazione nell'area multimediale per un ente di formazione. In questo periodo, seguendo alcuni progetti di formazione rivolti a persone disabili, inizio ad interessarmi all'accessibilità dei siti web, che ha portato alla pubblicazione di stradeblu. Oggi mi occupo di formazione e consulenza su tematiche legate alla comunicazione in internet: e-learning, web writing, usabilità, web design come libero professionista. Quando posso viaggio e fotografo, quando ritorno mi piace rintanarmi in camera oscura a stampare le foto ascoltando Paolo Conte.