Alcune novità della Direttiva Europea sull’accessibilità dei siti web e delle app degli enti pubblici

Direttiva europea accessibilità

Il 26 ottobre 2016 il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici.
L’obiettivo della direttiva è quello di migliorare l’accessibilità dei siti web e della applicazioni mobili armonizzando le varie disposizioni nazionali sul tema.
La direttiva era stata inizialmente proposta dalla Commissione nel 2012. A seguito di negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, una versione aggiornata della direttiva è stato concordata nel mese di maggio 2016 e adottata dal Consiglio nel luglio 2016.
Dopo il voto favorevole da parte del Parlamento Europeo di giorno 26 ottobre 2016, la direttiva entrerà ufficialmente in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Da quel momento, gli Stati membri avranno 21 mesi per recepire il testo nella loro legislazioni nazionali.

Di seguito sono indicati alcuni punti rilevanti della direttiva.

La direttiva riguarda sia i siti web che le applicazioni mobili di enti pubblici con un numero limitato di eccezioni.
L’articolo 2 afferma anche che gli Stati membri possono mantenere (o introdurre) misure conformi al diritto dell’Unione che vanno oltre i requisiti minimi per l’accessibilità dei siti web e applicazioni mobili stabiliti dalla direttiva.
Dal punto di vista tecnico la Commissione Europea pubblicherà entro 24 mesi dall’entrata in vigore della direttiva una specifica tecnica dettagliata per i siti web e le applicazioni mobili. In assenza della pubblicazione della specifica tecnica dovrà essere presa come riferimento la norma europea “EN 301 549 V1.1.2 (2015-04), Accessibility requirements suitable for public procurement of ICT products and services in Europe” (le pertinenti disposizioni per i contenuti dei siti web e per i contenuti delle applicazioni mobili).
Inoltre, a partire dai sei mesi successivi alla pubblicazione della direttiva, la Commissione potrà aggiornare il riferimento alla norma europea EN 301 549 V1.1.2 (2015-04) in modo da far riferimento ad una versione più recente di questo standard, o ad una norma europea che la sostituisce, rispondente ai requisiti di accessibilità di cui all’articolo 4 e garantire almeno un livello di accessibilità equivalente a quello garantito dalla norma europea EN 301 549 V1.1.2 (2015-04).

La direttiva, all’articolo 5, introduce anche il concetto di onere sproporzionato per le pubbliche amministrazioni ma vi sarà anche l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicare la dichiarazione di accessibilità secondo un modello che verrà fornito dalla Commissione (art. 7) entro 24 mesi dall’entrata in vigore della direttiva.

La dichiarazione di accessibilità includerà:

  • una spiegazione in merito alle parti del contenuto che non sono accessibili, e le ragioni relative all’inaccessibilità e, se del caso, le alternative accessibili previste;
  • una descrizione e un link a un meccanismo di feedback che permetterà a chiunque di comunicare all’Ente pubblico interessato in merito a problematiche riguardanti il proprio sito web o applicazioni mobili che non permettono di soddisfare i requisiti di accessibilità di cui all’articolo 4 e per richiedere le informazioni escluse (ai sensi degli articoli 1 (4) e 5);
  • un link alla procedura di esecuzione di cui all’articolo 9, a cui si può ricorrere in caso di risposta insoddisfacente alla notifica o alla domanda.

Gli Stati membri garantiranno che gli enti pubblici diano una risposta adeguata alla notifica o richiesta entro un ragionevole periodo di tempo; gli Stati membri inoltre promuoveranno e faciliteranno i programmi di formazione, in materia di accessibilità dei siti web e applicazioni mobili, per le parti interessate e per il personale di enti pubblici. I corsi saranno progettati per insegnare come creare, gestire e aggiornare il contenuto accessibile di siti web e applicazioni mobili.

Un altro punto importante riguarda il monitoraggio, infatti, entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della direttiva, la Commissione Europea fornirà una metodologia per effettuare il monitoraggio di siti web e applicazioni mobili (incluso un modello di report) e dopo cinque anni dall’entrata in vigore della direttiva (e successivamente ogni tre anni), gli Stati membri presenteranno alla Commissione una relazione sui risultati del monitoraggio. Gli Stati membri informeranno la Commissione sull’Ente che si occuperà del monitoraggio e dei report e sull’Ente che si occuperà dell’applicazione della direttiva.

Infine, successivamente al recepimento del testo della direttiva nelle legislazioni nazionali, gli stati membri avranno 12 mesi di tempo per applicare le disposizioni ai nuovi siti web, 24 mesi per i siti web esistenti e 33 mesi per le applicazioni mobili degli enti pubblici.

Direttiva in lingua inglese scaricabile all’indirizzo http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9389-2016-REV-1/en/pdf (PDF, 370 KB)

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Alessio Mantegna

Ha conseguito un Dottorato di ricerca (Ph.D.) internazionale ed interdisciplinare e ha maturato una profonda esperienza nella progettazione e sviluppo front-end in progetti web e nell'accessibilità web. Ha fatto parte del laboratorio di accessibilità ed usabilità web (LAU) del CSI Piemonte dove si è occupato delle attività di sviluppo e ricerca sulle tematiche dell’usabilità, dell’accessibilità web e del SEO. Ha insegnato anche presso la LUISS Business School di Roma e negli ultimi anni si è occupato di progettazione, sviluppo front-end, web marketing ed accessibilità web per pubbliche amministrazioni, destinazioni turistiche, tour operator, aziende del settore finanziario e della grande distribuzione. Da alcuni anni è membro della commissione UNINFO di normazione tecnica dell'accessibilità ICT (e-accessibility). Inoltre, è stato collaboratore di accessibilità web presso l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID).