Proviamo ora a riepilogare sinteticamente i sette principi della progettazione universale: come esercizio potresti provare a trasferire idealmente ciascuno di essi sul tuo sito Web, o a capire perché al momento il tuo sito non li rispetta:

  • Equità d’uso: design e progettazione devono essere utili per le persone con disabilità.
  • Flessibilità di uso: design e progettazione devono soddisfare una larga cerchia di preferenze ed abilità individuali.
  • Uso semplice ed intuitivo: l’uso del progetto sia facile da capire, indipendentemente dall’esperienza dell’utente, dalla sua conoscenza, abilità di linguaggio, o capacità di concentrazione.
  • Informazione percepibile: design e progettazione devono riuscire a comunicare le necessarie
    informazioni all’utente in maniera efficace, indipendentemente dalle condizioni ambientali o dalle abilità sensoriali dell’utente.
  • Tolleranza agli errori: la progettazione deve minimizzare i pericoli e le conseguenze indesiderate di azioni accidentali.
  • Sforzo fisico minimo: il prodotto deve essere utilizzabile con efficienza e facilità con il minimo di fatica.
  • Dimensione e spazio del prodotto: essi devono favorire un suo utilizzo da parte di qualsiasi utente, indipendentemente dalla capacità di movimento, dalla postura e dimensione del corpo.

Allora, in definitiva, la progettazione universale ci invita a progettare per tutti gli utenti – nel tentativo di limitare la creazione di mappe cognitive particolarmente complesse – e prova a convincerci attraverso motivazioni etiche (è moralmente inaccettabile NON progettare un Web per tutti) ma anche economiche (è conveniente progettare per tutti, altrimenti si rischia di dover riprogettare il prodotto).